TG5 del 6 maggio: Il servizio della rubrica "L'Indignato Speciale" (da allora nulla è cambiato...)

TG5 del 22 maggio: La replica (inutile) del governatore Antonio Bassolino

Un Comitato di diritti e doveri





Perché un Comitato di Diritti.



Partiamo da un intervento apparso sul Mattino per raccontare una storia che comincia nel dicembre 2002, quando la Regione Campania pubblica i Bandi di Concorso per la copertura di 158 posti di Dirigente in 26 diverse aree di specializzazione.
Ai concorsi parteciparono migliaia di candidati.

Il sistema adoperato per la selezione di professionalità così elevate, fu talmente all'avanguardia e trasparente, da essere meritevole di numerose citazioni su tutti gli organi di stampa, specializzati e non: insomma, è proprio il caso di dire che "fece epoca"...!
Il tutto al costo di circa 10 miliardi di lire di allora: un impiego di risorse benemerito, laddove l'obiettivo raggiunto è stato quello di assicurarsi sia un numero di Dirigenti da assumere subito, sia un serbatoio di Dirigenti il cui livello di professionalità sarebbe stato assicurato, appunto, da una simile complessità del sistema di esami successivi.
Ed il risultato c'è stato: oltre ai colleghi già assunti, infatti, la Regione si è assicurata circa 80 Dirigenti Idonei dalle più varie specializzazioni: Amministrativi, Tecnici, Formatori, Avvocati, Medici... qui sotto troverete l'elenco delle graduatorie e qui tutti gli atti relativi alla conclusione del procedimento concorsuale. Aggiungo che molti di costoro sono professionalità già dipendenti dell'Amministrazione Regionale, il che sarà utile anche per un ulteriore ragionamento successivo.
Negli ultimi due anni, con due successive Deliberazioni della Giunta Regionale, la numero 2070 del 14/12/2006 e la numero 1454 del 3/08/2007, è stato previsto esplicitamente che nel corso del 2008 si sarebbe proceduto all’utilizzo delle graduatorie concorsuali, utilizzando sia le risorse dovute ai pensionamenti naturali del triennio 2006-2008, sia le risorse che sono derivate dalla procedura di esodo incentivato, in seguito alla quale circa 900 dipendenti hanno accettato il pensionamento anticipato, in buona parte Dirigenti.
Ad abundantiam, ove non fosse sufficiente il chiaro, semplice ed illuminato articolo 97 della Costituzione, siamo confortati da alcune decise prese di posizione:


  • il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nell'estate del 2007, è esplicitamente intervenuto in un caso analogo presso la Regione Toscana, laddove erano presenti graduatorie di idonei che sono state poi regolarmente utilizzate:







  • il Ministro della Pubblica amministrazione e dell'innovazione, Renato Brunetta, riguardo alla problematica di stretta attualità dell'accesso al pubblico impiego e dei suoi risvolti legati al problema del precariato, ha di recente assicurato il rispetto della Costituzione e del principio del concorso pubblico per l'accesso: se mai ve ne fossero stati, non ci sono più dubbi, quindi, sul fatto che ci sia una precedenza chiara in favore dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici già espletati.
  • La Corte di Cassazione, con sentenza numero 20486 del 5/10/2007, ha stabilito (ma io direi semplicemente ribadito) che le pubbliche amministrazioni, prima di bandire un nuovo concorso (ed a maggior ragione anziché procedere soltanto con l'affidamento di incarichi esterni), sono obbligate a ricoprire le vacanze in organico attingendo alle graduatorie esistenti:










Perchè un Comitato di Doveri.

Come risulta da questa Deliberazione della Giunta Regionale del 9 maggio 2008, si è passati dalle 855 unità di personale Dirigente presente nel 2001, alle attuali 330 circa, comprensive delle aliquote di personale a contratto, su un organico previsto di 477, risultante delle diminuzioni sulla pianta organica a seguito dei procedimenti di risoluzione consensuale. Mancano quindi almeno 147 Dirigenti.


La “cura dimagrante” che l’Amministrazione ha cominciato dal 2002, insomma, ad avviso nostro ma non solo, sta portando inesorabilmente ad una lenta agonia “anoressica”: importanti Settori e Servizi di molte Aree, con delicati compiti e funzioni di amministrazione attiva, sono attualmente sguarniti o coperti ad interim.


Riteniamo che l’attuale gestione delle criticità attraverso l’affidamento di incarichi dirigenziali ad interim o con contratti a tempo determinato sia una soluzione contingente, adottata dall'Amministrazione regionale nelle more della prossima copertura delle vacanze attraverso l’ordinario e coerente strumento dello scorrimento delle graduatorie concorsuali.

Insomma, una gran parte (poco più di 70)
dei 147 Dirigenti potrebbero essere assorbiti subito, a conclusione di un iter logico ed assai razionale già concepito, e portando a termine una procedura che renderebbe economico ed efficiente l'intero quadro di ristrutturazione avviato nel 2002 e per il quale è stata anche già spesa, appunto, una somma così ingente.

È appena il caso di sottolineare, d'altronde, come alcuni Settori strategici, come l'Ambiente con le sue implicazioni sulla questione dell'emergenza-rifiuti, la Formazione o la Programmazione economica, con le rilevantissime risposte che si chiede loro di assicurare, rischierebbero altrimenti di essere ancora penalizzati da una carenza di personale anche a causa della quale, molto probabilmente, alcune problematiche non sono state ancora risolte. Né possono certamente essere risolte strutturalmente con il solo e parziale ricorso ad incarichi esterni.

Sul tema si è tenuta una audizione presso la Conferenza dei Capigruppo al Consiglio Regionale, alla presenza del Presidente del Consiglio on. Lonardo, dell'Assessore alle Risorse Umane della Regione Campania on. Valiante e dei capigruppo del Consiglio, da cui è emersa una volontà politica unanime nel senso di procedere ad una conclusione positiva della vicenda nei termini più rapidi possibili.

Il “Dovere” che noi ravvediamo, dunque, è quello di dare seguito alla coerenza, efficienza, efficacia ed economicità della programmazione avviata e per la quale sono state già spese così tante risorse che altrimenti andrebbero sprecate, e di dare risposte concrete alla cittadinanza mediante l'impiego di professionalità già pronte, collaudate, selezionate con tanta cura ed estremamente motivate.

E dicendolo, pensiamo anche alla lungimiranza della programmazione di un'Amministrazione Regionale che di qui a breve sarà chiamata a rispondere in maniera sempre più responsabile ed efficiente ad obiettivi molteplici e nuovi, che necessitano di professionalità in linea con una più moderna forma di governance locale.


1/10/2008

Cosa invece sta succedendo...




Ancora oggi, tuttavia, la nostra situazione è completamente sospesa, anzi continuano a registrarsi soprattutto attacchi e tentativi di ignorare quella che ormai da interesse legittimo si è trasformata in una posizione di diritto soggettivo.

Riassumiamo infatti gli accadimenti di questi ultimi mesi:

Come da notizie apparse in queste settimane sulla stampa, mercoledì 21 gennaio in Consiglio Regionale è stato fatto un tentativo di "stabilizzare" coloro che attualmente ricoprono posizioni di consulenti con contratti a tempo determinato (come ad es. per il progetto PASER), e per immettere nei ruoli dirigenziali anche il personale del soppresso ERSAC, il tutto durante la vigenza delle graduatorie di concorsi appositi e già espletati!

Inoltre, è stato calcolato che le continue assunzioni a termine, cui ancora a gennaio si è continuato a ricorrere anziché attingere alle nostre graduatorie, pare abbiano superato il limite dell’8% previsto per Legge ed imposto dall’art. 19 comma 6 del D.Lgs. n. 165/2001: sarebbero 47 infatti i Dirigenti esterni, mentre l’8% calcolato secondo i parametri della dotazione organica regionale corrisponderebbe a 43.

E nonostante tutto quello che è accaduto finora, in questi giorni è in via di definizione una legge regionale ad hoc “sul personale”, in merito alla quale l’Assessore al personale ha detto esplicitamente che noi non saremo presenti…

Per non parlare del pesante ricorso alle consulenze, le quali pure, in questi giorni, stanno sollevando altri motivi di polemica, e che oltretutto non sono mai state pubblicate sul sito istituzionale della Regione, ma sono venute alla luce soltanto grazie all'elenco on-line presente invece sul sito del Ministero.

Oltre al danno materiale, però, esiste una questione morale: noi Dirigenti Idonei, dopo aver superato esami duri, costosi e trasparenti, davanti alla sola ipotesi di essere nemmeno equiparati, ma addirittura scavalcati, da persone che non hanno mai partecipato ad alcun concorso, o addirittura da coloro che vi hanno partecipato ma che non l'hanno superato, e dopo 5 anni di attesa in cui le nostre aspettative di vita si sono inevitabilmente modificate e plasmate, sospese intorno a questa lunga aspettativa, ci sentiamo colpiti in maniera assai pesante.

Inutile dire che sarebbe anche un colpo insopportabile per i principi Costituzionali dell’accesso al pubblico impiego e per la consolidata giurisprudenza in materia: e tuttavia, dopo tutti questi anni, a meno di ulteriori proroghe, oggi restano soltanto 10 mesi di vigenza delle nostre graduatorie.




Abbiamo scritto ripetutamente, raccogliendo il suo stesso invito del 21 gennaio 2009, al Dirigente del Personale Antonio Marchiello, così come al Presidente Antonio Bassolino ed al Vice Presidente - Assessore al Personale Antonio Valiante, chiedendo interventi coerenti ed immediati e sottoponendo anche le nostre "proposte", così come ci era stato chiesto in un precedente incontro (proponendo anche un utilizzo delle graduatorie da realizzarsi eventualmente “a scaglioni”in relazione alle risorse finanziarie dell’ente), ma finora non c'è stata nessuna risposta, così come nessuna risposta è mai stata data nemmeno alle richieste di accesso agli atti ed all'intervento nel procedimento...




Eppure, il Presidente della Giunta Regionale Antonio Bassolino, intervenendo in aula in occasione del disegno di Legge del 21 gennaio, aveva detto:
"E’ chiaro che nel disegno di legge non possiamo pervenire - venendo poi in Consiglio - a nessuna forma di sanatoria immotivata ed offensiva per chi ha partecipato ai concorsi.
Non ce ne sono stati molti, ma dei concorsi ci sono stati. Il mio blog continuamente tutti i giorni è toccato da ragazzi e ragazze che hanno partecipato ad un concorso costato grande fatica e che ha dovuto superare tante difficoltà. Vi sono idonei ai quali man mano, nello scorrere del tempo e dei posti liberati, dobbiamo dare precedenza. E’ doveroso per tutti noi e con un grado di precedenza assoluta.
In tal senso,anche il disegno di legge deve tenere conto di tutto questo: né sanatorie, rispetto degli idonei dei concorsi man mano che si apriranno spazi nuovi, e nuovi concorsi sia per la Giunta che per il Consiglio Regionale
"
:
ed ora cosa è cambiato?

Prendiamo atto oltretutto che, in Regione, la strada degli scorrimenti delle graduatorie dirigenziali è stata già avviata al Consiglio, come risulta, da ultimo, dal recente esempio della Determina numero 9 del 12/01/2009 del Responsabile dell’Area Generale di Coordinamento del Consiglio Regionale della Campania, dott. Girolamo Sibilio, e questo ci convince ancora di più che le promesse di questi giorni siano legate esclusivamente ad una reale volontà di procedere con tale strumento alla soluzione della nostra problematica...

Riteniamo, infine, che da tutti questi comportamenti, se non si procedesse alla nostra assunzione, deriverebbe anche un danno alla nostra posizione soggettiva, che da semplice interesse legittimo si è già trasformata in diritto soggettivo, allorquando si è manifestata in molti modi la volontà dell’Ente di procedere agli scorrimenti ad alcune condizioni, tutte già avveratesi, mentre per le assunzioni si è proceduto a tutte le previsioni “secondarie” (come doveva essere quella per i comandati ad esempio, che invece sono diventati prioritari contrariamente a quanto prevedeva la programmazione della stessa Giunta), tranne che alla principale e prioritaria prevista nella programmazione triennale, ovvero lo scorrimento delle nostre graduatorie.

È per questo motivo che abbiamo intrapreso in questi giorni due ulteriori iniziative, preoccupati anche per l'urgenza a provvedere che il tempo stesso impone:

1. Abbiamo scritto
al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, per sollecitare il loro autorevole ed urgente interessamento a salvaguardia dei principi costituzionali, volto a far in modo che l'Amministrazione Regionale Campana, per la copertura delle vacanze, utilizzi le graduatorie valide con precedenza rispetto ad ogni altra forma di assunzione, ricordando che lo stesso Presidente della Repubblica, nella primavera del 2007 aveva già fatto questo passo, e con successo, in favore dei colleghi Idonei della Regione Toscana.

2. Abbiamo notificato un atto di diffida e messa in mora all’Amministrazione regionale a dare attuazione alla programmazione triennale di fabbisogno del personale di cui alle delibere nn. 2070/2006 e 1454/2007, riconoscendo il diritto dei sottoscritti ad essere assunti in quanto idonei ai concorsi di cui all'atto deliberativo n. 6132/2002, con la previsione di un ulteriore ricorso all’autorità giudiziaria per il riconoscimento del diritto all’assunzione e ai danni conseguenti all’inerzia dell’amministrazione, nonché per l’accertamento di eventuali responsabilità contabili in relazione al non corretto utilizzo degli incarichi ex art. 19 d.lgs.29/1993 ed in relazione al massiccio ricorso alle consulenze esterne.

22/2/2009

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Come continua la storia...

Gli unici atti che in questi mesi sono stati posti in essere, purtroppo riguardano ancora una volta altre situazioni, e non la nostra.
In particolare, con la Deliberazione n. 1964 del 5 dicembre 2008 - Attuazione programmazione triennale del fabbisogno di personale della Giunta Regionale per gli anni 2007/2009 ex art. 30 D.Lgs. 165/2001 - si stabilisce:
  • di dare attuazione alla programmazione triennale del fabbisogno di personale della Giunta Regionale per gli anni 2007/2009 soltanto nella parte relativa alla mobilità ex art.30, nel limite massimo del 10% delle vacanze per ciascuna categoria, compresa quella dirigenziale.
  • di stabilire che i posti vacanti in pianta organica ... possono essere ricoperti provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti COMANDATI presso la Giunta Regionale appartenenti alla stessa categoria.
  • di rinviare a successivo provvedimento le ulteriori fasi attuative della programmazione triennale, approvata con le richiamate deliberazioni 2070/2006 e 1454/2007.
Inoltre, con la Deliberazione n. 540 del 20 marzo 2009 - Attuazione deliberazione G.R. 1964/08 - Mobilità volontaria in ingresso – si stabilisce che al trasferimento mediante mobilità volontaria del personale comandato [...] si provvederà mediante decreto dirigenziale del Settore Reclutamento entro 30 giorni dall'esecutività della Deliberazione.
Ancora, con la Deliberazione n. 455 del 13 marzo 2009 - Adempimenti successivi alla risoluzione concorsuale - si stabilisce che la dotazione organica della Giunta Regionale è rideterminata con la previsione di n. 462 dirigenti.
Infine, nella Deliberazione 657 del 3 aprile 2009 - Determinazione carenze profili professionali individuati con D.G.R. 6132 del 13.12.02 - si riservano ai profili professionali di cui alla delibera di G. R. n. 6132/2002 il 20 % dei posti vacanti per ciascuna categoria “C” e “D”.
Le conseguenze di tutto questo, secondo noi, sono queste:
  1. Da prioritari che eravamo sempre stati, è come se ora fossimo diventati per la Giunta ex prioritari, senza tuttavia alcuna motivazione che abbia mai contraddetto il principio legittimo ed utile del Fabbisogno triennale, nel quale era chiarissimo invece il nostro utilizzo rispetto al quale siamo già in ritardo di oltre un anno e che ancora crediamo resti assolutamente in cima a tutti gli altri metodi di reclutamento.
  2. Abbiamo quasi la tentazione di cambiarci di nome, e di chiamarci ormai Comitato degli Idonei Residui, dato che invece per le categorie C e D è stata fatta una promessa così esplicita ed a nostro avviso poco comprensibile, poiché le figure dirigenziali in Regione Campania sono carenti ormai in settori non solo strategici ma addirittura vitali, e chiunque può osservare che la capacità di spesa, di sviluppo e di intervento strategico dell’azione amministrativa, anche a livello comunitario, può migliorare soltanto se si impiega l’adeguato numero di Dirigenti.
  3. Da ”idonei dirigenti” noi crediamo di non poter essere scavalcati da nessuno, essendo lo scorrimento delle graduatorie l’atto prioritario con cui la stessa Regione Campania ha già deciso di voler risolvere l’impatto che le procedure di esodo incentivato hanno, hanno avuto e avranno sull’Ente, per due ordini di motivi che riassumiamo:
  • perché a noi è già stata destinata la parte più rilevante delle economie raggiunte;
  • perché tale modalità risulta essere la prima in ordine nell’elenco delle attività descritte nella programmazione, ovvero sia un ordine cronologico che di importanza.
Ma vi è di più: sempre a nostro parere, la verificazione di tutte le condizioni descritte nell’attuale programmazione triennale sul personale, e cioè la vacanza nella pianta organica, il fabbisogno dell’Ente, e le disponibilità finanziarie, fanno sì che il riferimento allo scorrimento delle graduatorie sia una vera e propria “individuazione” dei sottoscritti per coprire le vacanze che si sono venute a creare (attualmente, secondo i nostri calcoli circa 140). Da posizione soggettiva generale ed indifferenziata, la nostra, si è già trasformata, quindi, secondo noi, in un vero e proprio diritto soggettivo all’assunzione.
Forse è il caso di ripetere le parole del Presidente della Giunta Regionale Antonio Bassolino, pronunciate durante il Consiglio Regionale del 21 gennaio, perché il Presidente parlava di noi: saremmo noi, gli offesi di cui ha parlato, se la nostra vicenda non si concludesse presto e positivamente.
Voglio anche fare un esempio molto attuale riguardo all’interesse che sta suscitando questa battaglia: abbiamo creato un gruppo di discussione e di supporto sulla nostra vicenda sul Social Network più diffuso del mondo, Facebook, e nei primi giorni di presenza si sono uniti per sostenerci quasi 300 persone; chi conosce Facebook sa che equivalgono a migliaia di firme per una petizione tradizionale.
Così tante "firme" in pochi giorni per la nostra causa, secondo noi, oltre che una mobilitazione dell'opinione pubblica avvenuta, in questi mesi, attraverso i giornali e le televisioni (e nelle prossime settimane l’attenzione crediamo sarà ancora più elevata) significano soprattutto una grande attenzione per il concetto della Meritocrazia e per la difesa dell’art. 97 della Costituzione, ed è quindi un dovere civico oltre che morale sostenerlo fino in fondo.
Oggi siamo ancora qui, dunque, a trasmettervi il senso del disagio che abbiamo noi e che hanno le nostre famiglie, insieme con il nostro timore per lo scorrere del tempo e per l’imminente scadenza delle graduatorie.
L’intervento che chiediamo è duplice:
  • alla Giunta, di portare a termine con coerenza la programmazione già effettuata;
  • al Consiglio, di inserire nel disegno di legge che sembra ci si prepari a discutere sul personale, una norma che preveda la nostra priorità rispetto ad altre forme di assunzioni, insieme con la proroga della scadenza di ulteriori tre anni, qualora non si riuscisse a chiudere al vicenda entro il 2009, in quanto l’eventuale inerzia in quest’anno dell’Amministrazione (che doveva procedere a scorrimenti già nel 2008 per sua stessa decisione) non deve andare certamente a danno nostro!
Inoltre, il giorno 15 aprile 2009 si è tenuta una Conferenza dei Presidenti di Gruppo del Consiglio Regionale della Campania con all’ordine del giorno: “Audizione con i rappresentanti dei Dirigenti idonei ai concorsi della Regione Campania sulla problematica inerente lo scorrimento delle graduatorie concorsuali”.
Dopo essere stati ascoltati, si sono espressi nel merito sia il Presidente del Consiglio Regionale, sia il Vice Presidente della Giunta Regionale, nonché Assessore alle Risorse Umane, sia i rappresentanti dei Gruppi Consiliari.
Vogliamo ricordare quelle che ci sono sembrate le principali argomentazioni espresse:
  1. l’auspicio affinché per concludere le operazioni relative all’ipotesi di assorbimento del personale non si dovesse arrivare a prorogare le graduatorie. La posizione sarebbe quella di soddisfare le esigenze della Regione rispetto alle cose di cui ha bisogno partendo anzitutto con la priorità per gli idonei delle graduatorie del comparto e dei dirigenti. Non si sarebbero percorse altre strade anche se bisogna ricordare che l’art. 34 bis del D. L.vo 165/2001 farebbe obbligo di attingere dalle liste di personale in disponibilità della pubblica amministrazione, quindi per espresso obbligo di legge;
  2. Il DPCM che aveva preparato il Governo imponeva a Regioni come la Campania di ridurre drasticamente il personale, non tenendo conto del trasferimento di competenze ad altre amministrazioni che alcune regioni hanno attuato. La Regione questo problema lo avrebbe sollevato per cui avrebbe fatto modificare il decreto, augurandosi che il Governo ne avrebbe tenuto atto. Con questa modifica ci si augurerebbe di poter assorbire, se non tutti, perlomeno gran parte degli idonei del concorso per nuovi dirigenti e di poter così bandire poi altri concorsi, poiché non sarebbe possibile avviare nessuna procedura concorsuale se non a graduatoria esaurita perlomeno entro il 31 dicembre.
  3. Questi sono i concorsi che dopo molti anni si sono fatti in Regione, e se c’è stata capacità selettiva, questa capacità si dovrà sfruttare ed evitare che ci siano altre spese per eventuali altri concorsi. Si lascerebbe così in eredità alla prossima Amministrazione una macchina molto più funzionale e molto meglio organizzata di quella che ha ereditato. Se il Consiglio lo avesse ritenuto, si sarebbero inoltre anche potute prorogare le procedure di prepensionamento. Questa sarebbe la volontà dell’Amministrazione, e non esiste un problema di spesa: appena sbloccato il D.P.C.M. si sarebbe potuti essere ancora più precisi rispetto alle prospettive, pur ribadendo che l’Amministrazione intende utilizzare tutte le graduatorie degli idonei.
La prima domanda che ci facciamo allora è sull'abbinamento dell'art. 30 del D. Lgs. 165/2000 (quello applicato per la mobilità che si sta avviando in questi giorni) con l'art. 34 bis, che recita:
34bis - Disposizioni in materia di mobilità del personale
(Articolo aggiunto dall'art. 7, L. 16 gennaio 2003, n. 3 e modificato dal D.L. 7 gennaio 2005 nella conversione in legge n.43/2005)
1. Le amministrazioni pubbliche [...] prima di avviare le procedure di assunzione di personale, sono tenute a comunicare ai soggetti di cui all’articolo 34, commi 2 e 3, l’area, il livello e la sede di destinazione per i quali si intende bandire il concorso nonché, se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneità richieste. […]
Sinceramente, perciò, non capiamo la portata di questi due articoli combinati, dal momento che non è stato indetto alcun concorso, quindi non dovrebbe essere obbligo di Legge procedere solo in tal senso e non anche a favore nostro, che siamo sempre stati prioritari...

Inoltre, veniamo al DPCM: ai sensi della lettera b) del comma 6 di cui all'art. 76 della legge 133/2008, i criteri ed i parametri del DPCM di cui si discute devono essere "volti alla riduzione dell'affidamento di incarichi a soggetti esterni all'ente, con particolare riferimento agli incarichi dirigenziali ed alla fissazione di tetti retributivi non superabili in relazione ai singoli incarichi…" (in altre parole, la nuova normativa in materia di assunzione si muove chiaramente nella direzione di restringere quanto più è possibile l'affidamento di incarichi esterni, specie quelli dirigenziali).
Non si può nemmeno dimenticare l'importantissima sentenza della Corte Costituzionale n. 390/2004, in materia di autonomia organizzativa amministrativa delle Regioni. Riportiamo alcune significative riflessioni, estrapolate dalla suddetta sentenza: "Le medesime ragioni, che impongono il rigetto delle censure mosse alle disposizioni del comma 11 fin qui esaminate, comportano l’accoglimento di quelle rivolte alla previsione per cui le assunzioni a tempo indeterminato, «fatto salvo il ricorso alle procedure di mobilità, devono, comunque, essere contenute entro percentuali non superiori al 50 per cento delle cessazioni dal servizio verificatesi nel corso dell’anno 2002». Si tratta, infatti, di una disposizione che non si limita a fissare un principio di coordinamento della finanza pubblica, ma pone un precetto specifico e puntuale sull’entità della copertura delle vacanze verificatesi nel 2002, imponendo che tale copertura non sia superiore al 50 per cento: precetto che, proprio perché specifico e puntuale e per il suo oggetto,si risolve in una indebita invasione, da parte della legge statale, dell’area (organizzazione della propria struttura amministrativa) riservata alle autonomie regionali e degli enti locali, alle quali la legge statale può prescrivere criteri (ad esempio, di privilegiare il ricorso alle procedure di mobilità: sentenza n. 388 del 2004) ed obiettivi (ad esempio, contenimento della spesa pubblica) ma non imporre nel dettaglio gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere quegli obiettivi".
In conclusione la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale sia dell’art. 34, comma 11, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato– legge finanziaria 2003) sia dell’art. 3, comma 60, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2004), limitatamente alla parte in cui dispongono (entrambe) che le assunzioni a tempo indeterminato «devono, comunque, essere contenute (…) entro percentuali non superiori al 50 per cento delle cessazioni dal servizio verificatesi nel corso dell’anno 2002 (e 2003).
Ci sembra un quadro alquanto chiaro.
Per tutte le ragioni sopra descritte, abbiamo infine presentato un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica avverso la esecuzione solo parziale della programmazione triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2007/2009.
3/5/2009

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Le graduatorie di Dirigenti Idonei della Regione Campania:


Dirigente per la Programmazione Economica delle Materie Agroeconomiche, Zootecniche e Naturalistiche
Dirigente Amministrativo
Dirigente per le Attività Produttive, Turismo e Commercio
Dirigente Area Economica Finanziaria
Dirigente Informatico
Dirigente per la Programmazione Economica Sociale e Territoriale
Dirigente Medico
Dirigente Veterinario
Dirigente Statistico
Dirigente Ingegnere
Dirigente per la Valorizzazione dei Beni Culturali ed Ambientali
Dirigente per le Relazioni Internazionali
Dirigente per la Gestione ed il Controllo dell'Uso delle Risorse Ambientali
Dirigente Geologo
Dirigente Organizzazione e Metodo
Dirigente Architetto
Dirigente Ingegnere esperto legge 626/94
Dirigente per l'Organizzazione del Sistema dell'Istruzione e della Formazione
Dirigente Avvocato
Dirigente Ingegnere Gestionale
Dirigente per la Progettazione Sociale